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Letizia Destefanis

“The Globe”, la compagnia di Lord Ciambellano e William Shakespeare

“Il Bardo di Avon” o meglio noto come William Shakespeare è il più famoso poeta e drammaturgo inglese, con all’attivo 38 componimenti teatrali, 154 sonetti e altre opere minori. Il padre di Shakespeare, John, era un conciatore e riuscì a sposare la figlia di un agricoltore e proprietario terriero, inoltre, prima della nascita del figlio, era riuscito a coprire una carica importante all’interno della città, ma i debiti lo costrinsero a lasciare le cariche e a vendere qualche appezzamento di terra. Non si sa di preciso la data di nascita del drammaturgo, in quanto l’unico documento che attesta qualcosa, è quello del battesimo, avvenuto nella città di Stratford upon Avon. All’epoca il battesimo avveniva circa tre giorni dopo la nascita che si pensa sia avvenuta attorno al 23 aprile del 1564, data che, cinquantadue anni dopo, nel 1616, corrisponde anche al giorno della sua morte.

Ritratto di William Shakespeare di Martin Droeshout (1601–1650), 1623

Immagine presa da Wikipedia. Ritratto di William Shakespeare di Martin Droeshout (1601–1650), 1623

Il poeta frequentò la King's New School, una scuola maschile simile al liceo classico, in cui imparò la grammatica e il latino, motivo per il quale il linguaggio delle sue opere è di un certo livello culturale. A diciotto anni, si sposò con Anne Hathaway (piccola curiosità: è omonima dell’attrice protagonista de “Il Diavolo veste Prada” e il cui marito, l’attore Adam Shulman è incredibilmente somigliante a William Shakespeare) di qualche anno più grande e dalla quale avrà tre figli, tra cui una coppia di gemelli.

Il periodo che va dal 1585 al 1592 è chiamato dagli studiosi “il periodo perduto” in quanto non si hanno documenti o menzioni di Shakespeare ed è qui che iniziano a nascere le prime leggende sul personaggio del drammaturgo, di fatto potrebbe essere che sia diventato il maestro di un signorotto locale, oppure, che sia dovuto scappare da Stratford per evitare un processo per truffa. Le leggende che comunque avvolgono la figura di William Shakespeare non si contano, ma non è lo scopo di quest’articolo e le taglierò fuori, vorrei piuttosto approfondire il teatro che inizia a svilupparsi attorno alla metà del 1500, quel teatro che diventerà il palcoscenico per William sia come attore, negli esordi, sia come drammaturgo e poeta per il resto della sua vita.


“Spengiti, spengiti breve candela! La vita non è che un’ombra che cammina, un povero commediante che si pavoneggia e si agita, sulla scena del mondo, per la sua ora, e poi non se ne parla più; una favola raccontata da un idiota, piena di rumore e di furore, che non significa nulla. “

William Shakespeare

Casa natale di William Shakespeare a Stratford upon Avon

Immagine presa da Wikipedia. Casa natale di William Shakespeare a Stratford upon Avon

Il teatro elisabettiano nel rinascimento inglese in cui opera Shakespeare va dal 1562 al 1642, anno in cui le rappresentazioni teatrali vengono messe al bando a causa della visione puritana, in cui il teatro era visto come immorale, tant’è che gli attori dovevano dimostrare di stare solo provando le scene anziché recitare. I teatri si dividevano in due categorie: i teatri privati, di piccole dimensioni e con un pubblico altamente selezionato, con solo classi sociali specifiche e i teatri pubblici che erano edificati dalle stesse compagnie teatrali, di modeste dimensioni e in cui chiunque aveva accesso. Da alcuni scavi sono stati riscontrati metodi di costruzioni standard dei teatri pubblici, ad esempio, erano completamente in legno, ragion per cui era molto facile che prendessero fuoco, come nel caso del The Globe.

Ricostruzione del teatro The Globe a Londra, 1997, esterno

Immagine presa da Wikipedia. Ricostruzione del teatro The Globe a Londra, 1997, esterno

Il The Globe era il teatro in cui lavorava la compagnia di Shakespeare, diciamo uno dei teatri più conosciuti dell’epoca e che oggi, grazie ad una ricostruzione avvenuta nel 1997 nel borgo di Southwark, possiamo vedere in tutta la sua meravigliosa semplicità. In questo caso, il tetto era aperto per far entrare la luce naturale mentre delle tettoie riparavano gli attori, o meglio i costosi costumi in caso di pioggia. In un primo momento avevano una pianta a forma circolare, poi diventata poligonale con il palco al centro e il pubblico tutto attorno. La struttura era a tre piani in cui al piano terra c’erano solo posti in piedi al costo di un penny, mentre al secondo e terzo piano c’erano posti a sedere al costo di due penny, i costi erano contenuti e ciò permetteva a chiunque di usufruirne. Questo fatto rendeva la scrittura per il teatro pubblico una sfida: da una parte doveva soddisfare il pubblico moralista, dall’altra chi cercava nella rappresentazione qualcosa di leggero ed ironico, quindi un pubblico di diversi gradi culturali e gusti. Gli attori per legge dovevano essere tutti uomini, i ruoli femminili venivano dati agli attori più giovani, spesso adolescenti e tutti erano sotto la protezione di un nobile, del quale indossavano lo stemma e giravano di corte in corte a recitare, questo ovviamente prima dell’apertura dei teatri pubblici.

Ricostruzione del teatro The Globe a Londra, 1997, vista del palco

Immagine presa da Wikipedia. Ricostruzione del teatro The Globe a Londra, 1997, vista del palco

Verso il 1594 il drammaturgo, riprese la vita teatrale dopo che i teatri erano stati chiusi per un anno a causa della peste, unendosi alla compagnia di Lord Ciambellano di cui divenne presto azionista e che Giacomo I scelse come compagnia teatrale reale, di cui Shakespeare successivamente, divenne amministratore.

La vita degli attori dei teatri pubblici non era rosea, sappiamo con certezza che né Shakespeare né i suoi colleghi frequentavano ambienti altolocati (basti pensare a Christopher Marlowe, ucciso in una rissa una locanda o a Ben Jonson che uccise un collega durante un duello), anzi il lavoro del drammaturgo non era remunerativo, il compenso era solo per ogni singola opera scritta e non esisteva nessun tipo di diritto d’autore. Per questo motivo, Shakespeare iniziò ad arrotondare facendo l’usuraio, un ruolo stereotipato nella figura dell’ebreo.

Frontespizio de "Il Mercante di Venezia". Si noti la scritta "With the Extreme Cruelty of Shylock the Jew", che richiama il forte antisemitismo presente nell'opera.

Immagine presa da Wikipedia. Frontespizio de "Il Mercante di Venezia". Si noti la scritta "With the Extreme Cruelty of Shylock the Jew", che richiama il forte antisemitismo presente nell'opera.

I temi principali che si trovano nelle opere di Shakespeare, ma più comunemente nelle tragedie e commedie dell’epoca sono la morte, la follia, la gelosia, il potere, gli archetipi che fanno da base alla stesura delle opere del teatro elisabettiano. Anche l’antisemitismo era un pensiero radicato in quanto in Inghilterra erano banditi all’epoca di Shakespeare a causa del contatto che essi avevano con il denaro e che non piaceva ai puritani. Le opere teatrali di Shakespeare si possono dividere in tre grandi categorie: le tragedie che hanno di base un luogo e una data dello svolgimento ben precisi, come ad esempio Verona per “Romeo e Giulietta”, poi le opere storiche, che prendono spunto da avvenimenti reali tipo “Enrico IV” e le commedie in cui il bardo, può aprirsi alla fantasia come in “Sogno d'una notte di mezza estate” (a tal proposito, se ti piò interessare, il pittore patricida Richard Dadd, per le sue opere prende spunto dalle commedie di fantasia di Shakespeare, ti lascio il link per leggere l'articolo https://letiziadestefanis9.wixsite.com/lastanzaverde/post/arte-e-manicomio-la-storia-del-pittore-patricida-richard-dadd ).

Sulla paternità delle opere del drammaturgo si è detto tantissimo, ci sono teorie disparate, tra cui quelle che non sia stato davvero lui a scrivere, ma che fosse solamente un prestanome, fatto che si collega al suo testamento in cui non c’è nessun accenno alle opere, ma non vengono neanche menzionati i libri che possedeva, che all’epoca avevano un valore inestimabile, tuttavia non si hanno notizie sul motivo della morte avvenuta dopo una serata alla locanda insieme ai colleghi.

Firma autografa di William Shakespeare

Immagine presa da Pinterest. Firma autografa di William Shakespeare

Shakespeare rimane di fatto uno degli artisti più conosciuti, le sue opere hanno viaggiato attraverso i secoli, passando su palcoscenici di tutto il mondo, arrivando sul grande schermo toccando le stesse corde, insite nell’essere umano, ora come sulle assi in legno del Globe nel 1590.


“Tutto il mondo è un palcoscenico e gli uomini e le donne sono soltanto attori; hanno le loro uscite e le loro entrate in scena; e ciascuno, per il tempo che gli è stato assegnato, recita molte parti.”

William Shakespeare

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