Dopo lo sviluppo industriale della seconda metà dell'800, l'architettura avanza nella tecnica, riempiendo interi spazi con blocchi abitativi derivati da complessi industriali. Le innovazioni dal punto di vista tecnologico fanno sì che vengono impiegati per la prima volta, gli ascensori e gli impianti interni prefabbricati, sviluppando città soprattutto americane, in altezza. Nascono così le prime metropolitane moderne come quella di Chicago. Ed è proprio qui che si forma l'americano Frank Lloyd Wright (1867 – 1959): in mezzo al cemento e ai grattacieli preferisce ritornare ad una concezione più naturale e semplice dell'abitazione anziché ampiamente industriale.
Immagine da Wikipedia. Frank Lloyd Wright (Richland Center, 1867-Phoenix, 1959)
Secondo Wright la forma e la funzione non esistono l'una senza l'altra: la tecnologia e le condizioni sociali sono concatenate agli ideali e alla spiritualità. L'abitazione deve servire alla vita e creare i giusti equilibri e spazi, per cui “la vita è degna di essere vissuta”.
Nei primi anni del '900 si dedica alle sue case nella prateria “Prairie houses” in cui identifica il focolare come centro dominante di tutta l'abitazione e del fulcro famigliare.
Immagine da Wikipedia. Le famose "Prairie houses"
Nelle sue costruzioni limita le decorazioni a quegli elementi che sono parte dell'architettura stessa: il mattone, il legno e il vetro, che permette all'interno di guardare fuori e viceversa, togliendo la concezione di spazio interno, spazio esterno. Wright sperimenta fino ad elaborare la sua "architettura organica", ossia l'edificio visto come natura perché “è la natura che ha fornito il materiale da cui si sono sviluppate le forme architettoniche”. La concezione dell'insieme non deve stonare con il contesto, anzi deve armonizzarsi utilizzando i materiali reali presenti sul luogo.
Immagine da Sky Arte. Interno di una delle "Prairie houses", recentemente restaurata
Di ritorno dal Giappone e dopo aver perso a causa di un incendio, la sua fattoria, Wright produce una serie di case a basso costo, basate sulla costruzione in legno e mattoni. Nel frattempo progetta una città distopica per Broadacre City.
Immagine da Frank Lloyd Wright Foundation . Modello in 3D della Broadacre City
È nel 1936 che l'architettura organica esplode: la costruzione in Pennsylvania della casa Kaufmann (o casa sulla cascata), commissionata del magnate statunitense Edgar Kaufamann Senior e dal figlio Edgar Kaufamann Jr., allievo dello stesso Wright.
Immagine da Pinterest. Edgar Kaufamann Jr (Pittsburgh, 1885 - 1955)
L'abitazione è costituita da un insieme di parallelepipedi sovrapposti in modo equilibratamente disordinato, creando una forma unica e naturale, simile ad un dirupo, da cui sgorga una fantastica cascata che passa direttamente sotto la casa. Il cemento bianco dei blocchi è ancorato direttamente nella roccia sottostante. Quasi tutte le camere hanno un terrazzo e le pareti di vetro si intervallano a quelle in verticale in pietra locale come anche il pavimento. Gli elementi orizzontali sono in calcestruzzo e gli elementi di arredo in legno di noce, finemente rifiniti.
Immagine da Wikipedia. Esterno di casa Kaufmann
È lo stesso Wright che descrive la casa in questo modo:
“The Fallingwater è una grande benedizione fra quelle che si possono ricevere qui sulla terra. Penso che niente abbia mai eguagliato il coordinamento, l’espressione empatica del grande principio di serenità in cui foresta, torrente, roccia e tutti gli elementi della costruzione formano un’associazione così quieta che veramente, se vi mettete in ascolto, non percepite alcun rumore, nonostante vi sia la musica del torrente. Ma chi ascolta The Fallingwater lo fa così come si ascolta la quiete della campagna…”
Frank Lloyd Wright
Immagine da Wikipedia. Interno di casa Kaufmann
Casa Kaufmann è la massima espressione dell'architettura eco-sostenibile e "organica" degli ultimi secoli e ad oggi è visitabile dopo essere stata data in concessione al comune di Pittsburgh da Edgar Kaufmann Jr.
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