La comunità spirituale di Damanhur, con i suoi quasi seicento abitanti, si trova nel comune di Vidracco, in Valchiusella, a soli 50 chilometri da Torino. Fondata da Oberto Airaudi (1950 - 2013) con la visione di creare benessere spirituale per l’umanità, rispettando la vita e ogni essere vivente, la federazione di Damanhur ha una costituzione propria, una sua moneta, scuole e laboratori artistici, uffici, una casa editoriale, una fattoria e soprattutto un centro medico olistico. La comunità ha aperto le sue porte nel 1975 con i primi abitanti, i cui nomi all’interno del gruppo, sono composti da “animale più vegetale”, il suo fondatore ad esempio, aveva scelto come nome Falco Tarassaco (il tarassaco è la pianta scelta come simbolo della federazione per le sue tante qualità positive sul corpo umano).
Immagine presa da La Stampa. Oberto Airaudi (1950 - 2013)
La comunità accoglie ospiti da ogni parte del mondo, spesso sono persone che conoscono la filosofia di Damanhur, altri sono semplicemente dei curiosi, oppure dei ricercatori. La parte più caratteristica dell’ecovillaggio, è sicuramente quello dei Templi dell’Umanità, un luogo spirituale costruito per collegare le “forze dell’evoluzione”, le linee energetiche che attraversano tutto il mondo, attraverso codici, simboli e strutture atte a ricevere e inviare, come se fossero antenne, le informazioni a beneficio dell’umanità. I templi, costruiti in sedici anni, si estendono su cinque livelli sotterranei, dove si trovano otto sale principali dai nome evocativi: il Labirinto, la sala della Terra, la sala della Vittoria, la sala dei Metalli, la sala delle Sfere, la sala degli Specchi, la sala dell’Acqua e il Tempio Azzurro.
Immagine presa da EcoBnB. Il Labirinto e la sala della Terra
Il Labirinto rappresenta nella filosofia di Damanhur, il lungo e difficile percorso della storia dell’umanità per arrivare alla pace dei popoli nel futuro. Sono presenti trentacinque vetrate colorate che donano molta luce al luogo. Sulle pareti, le pitture rappresentano la storia e i valori conquistati dai popoli, mentre il pavimento è decorato con elementi floreali, a descrizione del pianeta sul quale camminiamo.
La sala della Terra è dedicata alle forze maschili ed è composta da due camere circolari situate a trenta metri di profondità. È arricchita da otto colonne di ceramica bianche decorate da bassorilievi, mentre le pareti hanno il compito di narrare la creazione della vita.
Immagine presa da EcoBnB. La sala della Vittoria
La sala della Vittoria è la rappresentazione del nostro pianeta con la sua bellezza, i suoi cicli e la coesistenza tra umani e animali. È collegata con la sala precedente attraverso otto scalini che disegnano il segno dell’infinito ed è il luogo più profondo del tempio: un tratto di roccia non decorata lascia trasparire la nascita di tutto, dal pianeta alla comunità di Damanhur. Il soffitto è ammaliante con il suo cielo stellato che si riflette sul pavimento nero lucido che sembra far camminare l’osservatore tra le stelle. Una colonna posta al centro della sala rappresenta un uomo e una donna che si intrecciano, collegamento tra pianeta ed esistenza umana.
Immagine presa da EcoBnB. La sala dei Metalli
La sala dei Metalli rappresenta lo sviluppo dell’essere umano attraverso la metafora della trasformazione alchemica dei metalli. Le otto vetrate colorate rappresentano otto volti delle diverse età dell’essere umano. Il soffitto è in terracotta, unico nel suo genere e ricoperto in foglia d’oro e d’argento.
Immagine presa da greenMe. La sala delle Sfere
La sala delle Sfere si colloca nel cuore del tempio, come la parte più importante e rappresenta il punto di contatto delle energie del pianeta. All’interno si trovano nove sfere con liquidi alchemici di diversi colori. Le pareti e il soffitto sono ricoperti interamente da foglie d’oro, per mantenere alte le frequenze vibrazionali, secondo la comunità di Damanhur. A richiamare l’idea del santo Graal o più semplicemente il calice usato durante le messe dai sacerdoti, si trovano nove calici realizzati in preziosi metalli, posti sopra a colonne decorative. In fondo alla sala, sopra un altare in marmo bianco, si trova una delle nove sfere.
Immagine presa da Eco BnB. La sala degli Specchi, particolare della cupola
La sala degli Specchi è un luogo in cui la luce, grazie ad un gioco di riflessi, fa da padrona, diventando il collegamento tra l’uomo e gli elementi come il sole, l’aria e il spirituale. La cupola è in vetro colorato, in ricordo delle cattedrali gotiche, mentre il pavimento è in granito rosso, dove al centro, si trova un cerchio in marmo nero.
Immagine presa da thetemples.org . La sala dell'Acqua, particolare
La sala dell’Acqua è di forma circolare e rappresenta il femminile, anche questa coperta con una cupola di vetro colorato, le pareti sono decorate con dodici alfabeti antichi come richiamo alla memoria e alla conoscenza primitiva.
Il Tempio Azzurro è la prima sala che è stata realizzata: scavata interamente a mano con picconi e scalpelli nel 1978, rappresenta le potenzialità di ogni individuo. Sulle pareti si trovano rappresentati i quattro elementi, mentre sul pavimento, sotto forma di mosaico si trova la carta dei tarocchi che rappresenta “la Stella”, simbolo che ha ispirato il Fondatore Airaudi, alla creazione della comunità di Damanhur. Nel pavimento, si trova inoltre, un passaggio segreto che porta ai piani inferiori, simbolo di apertura verso nuove visioni.
Immagine presa da youfriend. Tempio Azzurro, particolare del pavimento a mosaico
Al di là di tutto quello che è stato e viene detto della federazione di Damanhur, il valore artistico è riconosciuto anche dalla sovrintendenza di belle arti, che lo definisce come ottava meraviglia del mondo e il complesso dei Templi dell’Umanità è entrato nel Guinness World Records per essere il più grande tempio sotterraneo del mondo con i suoi oltre settanta metri di profondità e i suoi 850.000 metri quadri di superficie.
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