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Letizia Destefanis

Guy Fawkes: dalla Congiura delle Polveri al film “V per Vendetta”

“...Ma nello spirito della commemorazione, affinché gli eventi importanti del passato, generalmente associati alla morte di qualcuno o al termine di una lotta atroce e cruenta vengano celebrati con una bella festa, ho pensato che avremmo potuto dare risalto a questo 5 novembre, un giorno, ahimè, sprofondato nell'oblio, sottraendo un po' di tempo alla vita quotidiana, per sederci e fare due chiacchiere…”

V per Vendetta

 Immagine ripresa direttamente dal film "V per Vendetta"

Immagine presa da SevenBlog. Immagine ripresa direttamente dal film "V per Vendetta"

Quello qui di seguito riportato è uno spezzone del film V per Vendetta. Il film del 2005 è diretto da James McTeigue e tratto dal fumetto scritto da Alan Moore e illustrato da David Lloyd. La trama in maniera molto semplice, racconta di un Regno Unito distopico, governato da un dittatore, l’Alto Cancelliere Adam Sutler, che basa i suoi valori sul militarismo e sulla repressione. In un sistema in cui tutti i media e ogni cittadino sono controllati, a fare da apripista per la ribellione, è V, un personaggio di cui non si conosce la vera identità, ma che gira per le strade londinesi con la maschera di Guy Fawkes. È proprio una notte, durante il coprifuoco, che riesce a salvare una giovane, incappata nelle guardie di regime.

 Immagine ripresa direttamente dal film "V per Vendetta"

Immagine presa da Pinterest. Immagine ripresa direttamente dal film "V per Vendetta"

Andando nello specifico, mi sono chiesta chi era questo Guy Fawkes, colui per cui “le idee sono a prova di proiettile”. Nato a York il 3 aprile 1570 circa, crebbe in una famiglia di praticanti anglicani con altri tre fratelli. Rimasto orfano di padre a soli otto anni, il patrigno, che era un anglicano non praticante, aprì in Guy la voglia di convertirsi al cattolicesimo. Terminati gli studi, si sposò con una sconosciuta da cui ebbe un figlio, anche se queste notizie non sono certe. Successivamente, andò a combattere la Guerra degli Ottant'anni in Spagna e lì divenne un fervente cattolico, portando avanti la causa della ribellione cattolica nel Regno Unito. I consensi crebbero e insieme anche l’odio per Giacomo I d’Inghilterra.

Guy Fawkes, illustrazione di George Cruikshank dal romanzo di William Harrison Ainsworth del 1840

Immagine presa da Wikipedia. Guy Fawkes, illustrazione di George Cruikshank dal romanzo di William Harrison Ainsworth del 1840

Nel 1604 entrò in uno dei gruppi di anti anglicani inglesi, capeggiati da Robert Catesby, che volevano assassinare il re per aver tradito le aspettative del popolo cattolico. Già nel primo incontro venne esplicitata l’intenzione di far esplodere il parlamento inglese, con all’interno tutti i lord e sua maestà. Per lo scopo, sotto degli pseudonimi, i cospiratori affittarono una cantina, sotto l’aula del parlamento, e la imbottirono di barili esplosivi. Fu deciso che toccava a Fawkes accendere la miccia, ma una lettera anonima informò per tempo i lord che irruppero nella cantina pochissimi minuti prima dell’innesco delle bombe.

Sventata la Congiura delle Polveri (così iniziarono a chiamarla gli storici dell’epoca) e interrogato direttamente nella camera del re, l’atteggiamento di Fawkes rimase sprezzante e, mantenendosi fermo nelle sue idee, si dimostrò rammaricato di non essere riuscito nel suo intento. Giacomo I vedendo il suo atteggiamento di coraggio, non lo risparmiò dalla tortura: tra le sofferenze fisiche Guy rivelò tutti i dettagli del complotto e i nomi dei complici.

Stampa contenente otto dei tredici cospiratori in cui il terzo da destra è Guy "Guido" Fawkes

Immagine presa da Wikipedia. Stampa contenente otto dei tredici cospiratori in cui il terzo da destra è Guy "Guido" Fawkes

Fu condannato a morte per alto tradimento e dopo di quello subì la recisione dei genitali, la decapitazione e la rimozione dell'intestino e del cuore, e infine i resti, destinati a diventarono il pasto dei corvi. La morte avvenne il 31 gennaio 1606, per ultimo, dopo i suoi compagni e il suo corpo fu l’unico ad essere diviso in quattro e mandato ai quattro angoli del regno.

Per l’anniversario della scoperta della congiura, il 5 novembre del 1605, vennero fatti bruciare dei fantocci con le sembianze di Fawkes al popolo. Lo stesso popolo che oggi utilizza la maschera, che abbiamo imparato a conoscere in V per Vendetta, per quelle manifestazioni contro l’autoritarismo, il capitalismo, insomma, come simbolo di ribellione contro il potere. E come sorta di potere senza volto, di onda di idee, senza genitore, la maschera di Guy Fawkes è stata presa come simbolo di Anonymous, hacker attivisti che si muovono sotto un’unica spinta: respingere il controllo da parte del potere.

Giovani che protestano per le strade con la maschera di Guy Fawkes

Immagine presa da "il manifesto". Giovani che protestano per le strade con la maschera di Guy Fawkes

“...Più di quattrocento anni fa, un grande cittadino ha voluto imprimere per sempre nella nostra memoria il 5 novembre. La sua speranza, quella di ricordare al mondo che l'equità, la giustizia, la libertà sono più che parole: sono prospettive. Quindi, se non avete visto niente, se i crimini di questo governo vi rimangono ignoti, vi consiglio di lasciar passare inosservato il 5 novembre. Ma se vedete ciò che vedo io, se la pensate come la penso io, e se siete alla ricerca come lo sono io, vi chiedo di mettervi al mio fianco, a un anno da questa notte, fuori dai cancelli del Parlamento, e insieme offriremo loro un 5 novembre che non verrà mai più dimenticato…"

V per Vendetta


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